venerdì 4 luglio 2008
TUAMOTU ADDIO?
Ancora una volta nel nostro grande archivio infiliamo le isole Tuamotu. Le avevamo fatte uscire poco meno di un paio di mesi fa: le abbiamo vissute, godute, apprezzate e fatte conoscere a molti amici e adesso le rimettiamo a riposo nel mucchio dei ricordi. Sempre selvagge ma accoglienti, sempre affascinanti e splendide, anche se un paio di volte le loro passe ci hanno fatto vedere i sorci verdi e la pioggia e il vento ci hanno disturbato parecchio. Grazie, cari atolli di sogno, non sappiamo se questa sarà l'ultima nostra visita, ma ci dichiariamo completamente soddisfatti e appagati da quanto abbiamo ricevuto nel corso degli anni!
Con una breve traversata di 200 miglia abbiamo lasciato l'atollo di Tikeau, il più a ovest dell'arcipelago, raggiungendo Moorea e poi nuovamente Tahiti. La breve traversata, veloce, con vento e onde al traverso e costellata da piovaschi, non è stata però molto gradita dai nostri amici a bordo che hanno sofferto un bel mal di mare. Solo la cattura di un super tonno di 12 chili e di una grossa lampuga è riuscita a distrarli e a farli dimenticare...
Ora siamo a Papeete, di ritorno nella civiltà, nel traffico e nel caos. Ogni tanto questi ritorni fanno bene: servono soprattutto a non farceli rimpiangere quando, spesso, siamo circondati dalla natura e dalla primitività dei posti.
Il nostro amico Ezio è appena partito, mentre Carla, Cristina e la piccola Giulia che resteranno a bordo anche nella prossima crociera, hanno pensato bene di utilizzare i quattro giorni di sosta volandosene all'Isola di Pasqua (seguendo il consiglio e l'esempio di Davide che due anni fa aveva fatto la stessa interessante esperienza).
Lunedì prossimo partiremo per Bora Bora passando da Moorea, Huahine, Raiatea e Tahaa. E' dunque la volta delle Isole della Società, un'altra faccia della Polinesia.
Approfitto della ritrovata "civilta" per sfruttare la connessione a internet e allegare alcune foto.
Un abbraccio a tutti dal Va Pensiero.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento